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La stomatite nel gatto

Dott.ssa Giulia Riva

CHE COS’E’?

Il termine stomatite indica un’infiammazione del cavo orale e rappresenta una condizione frequente, invalidante e progressiva nel gatto.

E’ solitamente causa di forti dolori che si manifestano con difficoltà alla prensione dell’alimento, scialorrea e sfregamento del muso.

Questa patologia può presentarsi in diverse forme, più o meno gravi e interessare soltanto alcune parti della bocca oppure l’intero cavo orale.

La gravità delle lesioni è strettamente legata alla causa e alla persistenza del danno: con il passare del tempo il quadro tende ad aggravarsi arrivando ad una vera e propria anoressia per incapacità di alimentarsi.

PRESENTAZIONE-COME RICONOSCERLA

Come già accennato la stomatite può presentarsi in diverse forme, sia per localizzazione e diffusione sia per tipologia e gravità delle lesioni.

Per GENGIVITE si intende un’infiammazione della mucosa gengivale; può presentarsi in forma lieve come arrossamento della parte marginale che circonda il dente, oppure in forma più grave come rigonfiamento (ipertrofia) o accrescimento di tessuto addizionale (iperplasia) della stessa.

La forma lieve il più delle volte non produce effetti visibili al proprietario ma molte volte rappresenta lo stadio iniziale di forme più gravi.

La forma grave, al contrario, produce effetti ben riconoscibili come difficoltà alla prensione e masticazione del cibo, scialorrea, sfregamento del muso con gli arti anteriori e in taluni casi vomito frequente per ingestione di cibo scarsamente o non masticato e nei casi più gravi vera e propria inappetenza.

Per STOMATITE si intende un’infiammazione che coinvolge la mucosa del cavo orale in modo più o meno diffuso, comprendendo gengive, guance, palato, labbra e lingua.

La gravità è correlabile alla diffusione e localizzazione delle lesioni e non sempre riconoscibile dal proprietario. Spesso viene scambiata per nausea, problematiche esofagee o delle prime vie dell’apparato respiratorio.

CAUSE

Le cause di stomatite sono svariate e possiamo definire questa patologia come POLIFATTORIALE. Cause infettive e infiammatorie spesso si associano dando vita a veri e propri quadri complessi che non trovano una soluzione terapeutica univoca.

Una delle cause più comuni è dovuta alla presenza di TARTARO che primariamente infiamma la gengiva causando dolore e in seguito causa una vera e propria sindrome parodontale fino alla perdita del dente.

Tra le cause più frequenti, soprattutto nei soggetti giovani, si riscontra la PERSISTENZA VIRALE gengivale di alcuni virus come calicivirus, herpesvirus e retrovirus tra cui annoveriamo il virus della leucemia infettiva felina (FelV) e il virus dell’immudeficienza felina (FIV). Questa condizione crea uno stato di perpetua infiammazione spesso anche causa di iperplasia gengivale piuttosto importante.

Tra le cause METABOLICHE di stomatite annoveriamo l’iperfosfatemia e l’iperazotemia, spesso associate a malattia renale, che provocano ulcere mucosali piuttosto gravi e dolenti.

Anche FATTORI ACCIDENTALI come l’ingestione di sostanze urticanti o caustiche possono causare quadri più o meno gravi di stomatite.

Una causa importante da ricordare è dovuta ad un meccanismo immunomediato di natura AUTOIMMUNE per cui il dente non viene più riconosciuto come parte integrante dell’organismo e la gengiva continua perpetuamente a creare stati infiammatori ipertrofici e iperplastici fino ad esitare in abnormi proliferazioni fortemente dolenti.

TERAPIA

La terapia della stomatite dipende dall’eziologia e dalla gravità delle lesioni: può essere di natura FARMACOLOGICA (antinfiammatori, antibiotici, antivirali…), CHIRURGICA (rimozione di proliferazioni o denti) oppure FISICA (laser terapia).

Molte volte due o più di questi approcci terapeutici si rendono necessari in associazione e in generale prima si affronta questa patologia, ossia quando le lesioni sono ancora contenute, e più si ha probabilità di successo.

PREVENZIONE

La prevenzione è fondamentale e la si può effettuare facendo periodici controlli dal proprio medico veterinario e osservando accuratamente il gatto.

Riconoscere precocemente i segni clinici è fondamentale per la riuscita della terapia e permette di indirizzare precocemente l’iter diagnostico.

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