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Parassiti e dintorni

Dott.ssa Francesca Galletti

Le parassitosi dei nostri animali domestici sono dovute all’infestazione da parte di endoparassiti ed ectoparassiti.

Che cosa comportano? Gli animali in seguito a parassitosi possono manifestare importanti patologie del tratto gastrointestinale, respiratorio e cutaneo. Le manifestazioni e i sintomi clinici variano in base alla specie, allo stato immunitario ed all’età dell’animale.

Un’altra importante nozione è che molti parassiti hanno carattere zoonosico e cioè possono infestare anche l’uomo oltre che l’animale.

ENDOPARASSITI:

I più comuni sono quelli che vengono definiti “vermi” intestinali. Questi sono trasmessi per via oro-fecale e possono causare diarrea, infiammazione intestinale, ematochezia (cioè: presenza più o meno diffusa di sangue di colore rosso vivo nelle feci), dimagrimento, vomito e altri disturbi gastroenterici.

Il rischio non riguarda solamente gli animali molto giovani, sebbene ci sia più probabilità di avere loro campioni di feci positivi; ma anche gli adulti. Proprio per questo è consigliato almeno un esame coprologico annuale, anche in assenza di sintomi. L’esame è molto semplice e avviene con la tecnica della flottazione, un metodo facile e veloce eseguito dal veterinario in studio.

Cosa fare nel caso di positività? Oggi ci sono diversi prodotti commerciali che hanno lo scopo, o di interferire con i diversi processi metabolici del parassita oppure di eliminarlo direttamente, uccidendolo. La scelta ricade ovviamente sul tipo di parassita riscontrato durante l’esame coprologico. Sono disponibili farmaci in compresse o in pasta, entrambe molto appetibili per i nostri amici a quattro zampe.

Attenzione! Se il nostro animale convive con altri pet è necessario fare terapia a tutti gli animali conviventi anche se questi ultimi risultano negativi, poiché il rischio di trasmissione da animale ad animale è molto elevato.

ECTOPARASSITI

Questi parassiti infestano i nostri animali in maniera diversa, poiché si localizzano a livello cutaneo e danno problemi soprattutto in questa zona, ma non solo. Una volta localizzati sull’animale effettuano il pasto di sangue e causano un forte prurito, portando cosi a grattamento e lesioni auto indotte, a volte molto pericolose poiché danno il via a infezioni secondarie della cute.

Pulci: sono piccoli insetti privi di ali che si nutrono del sangue dei mammiferi. Sono attivi tutto l’anno, anche se in maniera più importante nei mesi temperati (primavera- estate).

Sono dotate di piccole, ma forti zampe che consentono di saltare sui nostri animali domestici e cibarsi del loro sangue. Intorno al sito della puntura compaiono eritema, gonfiore e rossore, con possibile formazione di croste.

Oltre che causare prurito posso anche trasmettere malattie più o meno gravi: la tenia, un verme intestinale che può infestare anche l’uomo e una patologia chiamata micoplasmosi felina che causa una grave malattia infettiva sistemica nel gatto.

Alcuni animali, inoltre, risultano essere allergici al morso delle pulci e, dopo il periodo di sensibilizzazione, le continue e successive punture di pulci, danno vita a quella che definiamo DAP: dermatite allergica da pulci. Se non viene trattata in maniera tempestiva, può portare a infezioni secondarie batteriche.

Zecche: sono ectoparassiti ematofagi degli animali e dell’uomo, quindi è ancora più importante la profilassi antiparassitaria. Una volta che queste raggiungono l’ospite, iniziano il pasto di sangue in aree anatomiche di solito più riparate e nascoste, dalle quali l’ospite non può allontanarle ne’ mediante grattamento e nemmeno mediante leccamento. Anche in questo caso il morso di zecca può portare a infiammazione cutanea, ma quello che è più importante sapere è che la zecca veicola microrganismi legati a patologie molto pericolose che interessano le cellule del sangue come anemie, ma che danno anche vomito, diarrea, febbre molto alta, ittero ecc.

Pidocchi: l’infestazione di pidocchi nota anche come pediculosi, è caratterizzata da lesioni cutanee sull’ospite infestato, dovute sia all’azione ematofaga che masticatrice di peli e pelle. Anche i pidocchi a loro volta, sono responsabili della trasmissione di malattie che interessano le cellule del sangue, come l’anaplasmosi.

Acari: le infezioni da acari, note come acariasi, di solito portano dermatite nei nostri animali. Alcuni tipi di acari si localizzano nel canale uditivo esterno dell’animale provocando otite ceruminosa e ed eritematosa di cui ci si accorge poiché il pet scuote la testa e si gratta molto le orecchie.

Esiste un’altra tipologia di acari del genere Demodex che si localizza a livello cutaneo, in particolare nel follicolo pilifero e nelle ghiandole sebacee, soprattutto nella regione perioculare e delle palpebre. I segni clinici dopo infestazione da Demodex sono cutanei (quadri di dermatite), anche se l’infestazione da parte di questo acaro può portare anche a patologie importanti come il diabete mellito.

Come contrastare gli ectoparassiti? Con una buona profilassi antiparassitaria tutto l’anno! In commercio esistono prodotti spot-on che vanno utilizzati direttamente sulla cute una volta al mese che prevengono l’infestazione da ectoparassiti; o prodotti per via orale.

Non sottovalutiamo mai i rischi associati a infestazione parassitaria e proteggiamo sempre i nostri pet!

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