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Salute e igiene orale nel cane

Dott.ssa Alice Ferrari

Il cavo orale rappresenta la prima parte dell’apparato digerente, dove il cane mastica il cibo ed inizia a digerirlo per poi farlo passare tramite l’esofago allo stomaco, dove prosegue la digestione. Vero è che serve anche al cane per comunicare con noi, per giocare e riveste un ruolo importante anche per l’abbaio.

La bocca è una struttura complessa, formata da denti affilati, evoluti nel tempo per strappare la carne e masticarla, la lingua che serve per muovere gli alimenti e deglutirli e più caudalmente tonsille e altri annessi.

Una corretta visita di questo apparato deve comprendere:

  • Valutazione dell’occlusione: In base alla razza ci saranno cani in cui si ha chiusura a tenaglia, oppure prognatismo e via dicendo. Sono considerazioni importanti da fare in quanto ad esempio un bouledogue francese a causa della conformazione del cranio sarà prognato, e di conseguenza ha denti non idonei a strappare carne, e spesso a causa di questa “malocclusione genetica” i suoi denti tenderanno a depositare tartaro più velocemente.
  • Valutazione gengivale: Le gengive devono essere rosa, ben aderenti al dente. Spesso in corso di gengivite l’infiammazione può causare una colorazione rossa più marcata. A seguito di patologia parodontali si possono anche avere zone dove l’aderenza viene meno creando delle tasche, in cui possono formarsi focolai di infezione a causa del cibo e detriti che posso entrarvi. Anche l’eventuale retrazione gengivale è da valutare e indica un processo cronico in cui la gengiva si ritira ed espone parte del dente che normalmente dovrebbe essere protetto dalla mucosa.
  • Conteggio dei denti: La mancanza di alcuni denti oppure la persistenza di denti decidui (denti da latte), può causare durante la crescita e di conseguenza nella loro vita adulta patologie da malocclusione. Esempio classico che spesso si vede nelle razze toy è la persistenza dei canini decidui. Se questi non cadono o non vengono rimossi in età precoce possono fare crescere a fianco il dente definitivo in posizioni anomale (il classico canino che alla chiusura della bocca tocca il palato)
  • Valutazione delle strutture annesse: L’infiammazione delle tonsille, un palato molle abbondante, la lingua sono tutte strutture da ispezionare con cura, così come la mucosa interna che riveste le guance.

La salute della bocca deve iniziare già in tenera età. Il modo migliore è quello meccanico che vede lo spazzolamento dei denti e massaggio delle gengive con apposito strumento in gomma, atraumatico che consente di rimuovere detriti di cibo e materiale che potrebbe fermarsi tra i denti. Questa procedura è molto semplice se si la si fa diventare una routine per il cucciolo, un momento di condivisione. La pasta dentifricia apposita per cani è utilizzabile per ottenere una pulizia più profonda. La procedura può essere eseguita giornalmente.

Il tartaro altro non è che un deposito di materiale dovuto alla placca batterica e alla presenza di sali di calcio nella saliva. La sua presenza può causare infiammazione ed irritazione gengivale e se trascurata anche retrazione gengivale e quadri infettivi conseguenti.

Quando la gengiva si ritira e si scopre il colletto dentale i batteri e i detriti si infilano in profondità e l’infezione/infiammazione diventa profonda causando piorrea e lesionando la struttura parodontale che tiene in sede il dente. In casi molto gravi, ricordando che i denti sono infissi negli alveoli, che sono strutture ossee, si può avere anche infezione batterica dell’osso mandibolare e mascellare, che prende il nome di osteomielite. Le conseguenze posso essere davvero serie: oltre al dolore con cui il cane convive ogni giorno, infezioni trascurate possono causare fratture mandibolare/mascellari, fistole oro-nasali con conseguenti gravi anche sull’apparato respiratorio, tromboembolismi settici.

Ci sono pazienti, di solito di taglia grande, che tendono per conformazione, ph salivare ecc. a depositare poco tartaro. Altri invece, soprattutto razze toy o pazienti affetti da prognatismo/ enognatismo che hanno un accumulo molto rapido e già a 3-4 anni sono candidati alla detartrasi, ovvero alla rimozione del tartaro e lucidatura dei denti.

Purtroppo il modo migliore per evitare queste malattie è prevenirle. Anche una corretta alimentazione è importante e l’utilizzo di giochi appositi che abbiano una attività meccanica sul dente; ma comunque tutto questo può non essere sufficiente. Proprio per questo motivo la visita dal medico veterinario è fondamentale e consente sia di prevenire che eventualmente di curare prima che la situazione evolva mettendo a rischio anche la vita dell’animale.

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